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Biografie: P. R. Salvatore   -   E. Di Nicola   -   F. Santellocco   -   E. Siravo   -   A. Di Benedetto  -  D. Serafini

 


Premio MAIELLA 2008

Evento culturale di alto prestigio
Arte, cultura, emozioni e applausi

Ventuno edizioni in cui sono stati premiati oltre 60 abruzzesi e molisani residenti “fuori regione” che si sono distinti per la loro attività professionale, artistica, culturale e sociale. E’ questa la carta d’identità del Premio Maiella, organizzato domenica 18 maggio all’Auditorium di Rho (Milano) dall’omonima associazione di abruzzesi e molisani presieduta dal Domenico D’Amico, che è anche presidente della FIAA: Federazione delle Associazioni degli Abruzzesi in Italia e componente del Cram Regione Abruzzo. Il Consiglio regionale degli Abruzzesi nel Mondo ha patrocinato l’evento con la Regione Lombardia, la Regione Molise, le sei province delle regioni Abruzzo e Molise, la Provincia di Milano e la Città di Rho.
L’Associazione “La Maiella” è stata a sua volta premiata con una medaglia dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, inviando il suo saluto, ha manifestato “ il suo apprezzamento per l’iniziativa che contribuisce a diffondere i valori dell’integrazione tra le culture e della solidarietà”
La medaglia è stata orgogliosamente mostrata da D’Amico al numeroso pubblico, fra cui anche i parlamentari Antonio Razzi e Giuliana Carlino, entrambi abruzzesi, uno emigrato da Giuliano Teatino (Ch) in Svizzera dove guida la Federazione degli Emigrati Abruzzesi, e l’altra originaria di Scontrone, vicino Castel di Sangro, (Aq) immigrata in Lombardia, dove è stata appena eletta Senatrice. Presente pure il deputato neoeletto Vinicio Peluffo di Rho, capo della segreteria di Walter Veltroni. Il Molise è stato rappresentato dal consigliere regionale Rosario De Matteis, mentre il Comune di Rho dall’assessore Marco Tizzoni e la Provincia di Chieti dal consigliere Valentino Di Carlo. Presenti diversi sindaci e amministratori di altri comuni del territorio rhodense e una nutrita rappresentanza anche i rappresentanti delle Associazioni di abruzzesi di Torino (particolarmente numerosa), di Padova (presidente e consiglieri dell’Associazione Abruzzese “Balbino del Nunzio”), di Verona con il presidente Avv. Sergio Carugno, l’associazione abruzzese di Aprilia (Latina) con i giovani Carola Latini e Emanuele Zanlucchi e la delegazione della Svizzera capeggiata da Stevan Terzini segretario della FEAS (Federazione degli Emigrati Abruzzesi in Svizzera.
Nell’edizione 2008 i premi sono andati al teramano Enrico Di Nicola, capo della Procura della Repubblica di Bologna, a Pescara fino dal 1992 al 2002, e a Franco Santellocco (originario di Luco dei Marsi), dirigente industriale che, fra l’altro, ha guidato i lavori del gasdotto Eni dall’Algeria all’Italia, presidente degli abruzzesi di Algeria, componente il Cram e il CGIE per l’Africa), ma anche ad Antonio Di Benedetto, psichiatra nativo di Sulmona per il quale ha ritirato la medaglia e la pergamena l’avv. Sergio Carugno, amico fraterno del Di Benedetto , e il giornalista-editore Dom Serafini, nativo di Giulianova, trattenuto negli Stati Uniti per il quale il Premio è stato ritirato dal suo rappresentante a Milano, Dr. Christian Di Santo.
Per gli altri due premiati assenti: padre Renato Salvatore (originario di Ripa Teatina), Superiore Generale dell’Ordine dei Ministri degli Infermi (la Fondazione San Camillo de Lellis), e l’attore e regista Edoardo Siravo (molisano di Roccaravindola) la consegna avverrà in altro momento.
La premiazione è stata preceduta da uno straordinario ed applauditissimo recital di Daniela Musini :“Amore mio crudele – Passioni fatali e divine creature di Gabriele D’Annunzio”, in onore del 70mo anno dalla scomparsa del Vate. Lo spettacolo, uno dei tanti che l’attrice e scrittrice abruzzese ha dedicato al grande scrittore e poeta pescarese, ha raccolto un’emozionante ovazione di consensi come solo la brava Musini sa incassare il giro per il mondo.


“D’Annunzio è stato fortunato – ha detto l’attrice, al termine del recital – perché non mi ha conosciuta. Non sarebbe stato il mio primo uomo ma certamente io sarei stata la sua ultima donna”, riferendosi alle tante, sfortunate, donne che il Vate ha sedotto e abbandonato, tutte distrutte dal dolore, durante la sua parallela, impareggiabile attività di don Giovanni, che la Musini ha raccontato nel recital, leggendo alcune della più passionali lettere d’amore che il Poeta ha ricevuto dalle sue amanti fra fine 800 e fino al 1938, anno della sua morte. Ascoltando la poesia “La pioggia nel pineto” , magistralmente declamata dalla brava (e bella) Musini, il pubblico ha coperto di applausi l’artista e, tutti in piedi, ha richiesto a gran voce il bis a cui la Musini non ha potuto sottrarsi dal concedere.
Applausi meritatissimi per la brava artista abruzzese che di recente ha ricevuto in Campidoglio a Roma il premio Internazionale “Adelaide Ristori” che viene attribuito annualmente ad un numero ristretto di artiste di tutto il mondo
Fra coloro che sono rimasti stupiti della bravura e passione dell’artista giunta a Rho da Pescara il magistrato Di Nicola che si è pure commosso per il Premio ricevuto: “Sono solo un vecchio magistrato che ha fatto il proprio dovere – ha detto, nel ricevere il riconoscimento – e per questo non si dovrebbe essere premiati. Il problema è che in Italia non tutti fanno il proprio dovere”. Gli abruzzesi emigrati “hanno dato lustro alla propria terra d’origine; non altrettanto fanno quelli che sono rimasti in Abruzzo – ha concluso Di Nicola – non sempre capaci di migliorare la nostra terra come meriterebbe”.
Emozionato, fino alle lacrime, anche il patron D’Amico (originario di Civitella Messer Raimondo - Ch), a cui il presidente del Cram Donato Di Matteo, tramite il suo portavoce Pierluigi Spiezia, ha fatto giungere i complimenti per un Premio “che è da tempo il più importante del genere al mondo – ha ricordato il giornalista – e che avrà sicuramente lunga vita perché di abruzzesi in Italia e nel mondo da premiare per i loro successi ce ne sono ancora tantissimi. I nostri corregionali, infatti, si sono distinti particolarmente, nel panorama dell’emigrazione italiana perché sono persone serie, laboriose, di poche parole e molti fatti”.
“C’è un’altra Italia nel mondo (decine di milioni fra emigrati e discendenti) e c’è un altro Abruzzo nel globo numeroso come gli attuali abitanti della regione”: lo ha rivelato il conte Santellocco, dall’alto della sua esperienza di rappresentante dell’emigrazione abruzzese (Cram) e italiana (Cgie), nonché impegnato pure come giornalista e operatore culturale per promuovere la cultura italiana e abruzzese in tutto il mondo.
Un graditissimo buffet di prodotti tipici e bevande abruzzesi e molisani ha concluso una giornata che rimarrà nella memoria del folto pubblico come una delle più belle, emozionanti e importanti manifestazioni culturali della città di Rho.

Associazione “La Maiella” - Rho

 

 

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