ENRICO
DI NICOLA, coniugato con quattro figlie, è nato a Teramo il 24
luglio 1933 dove ha trascorso la prima infanzia.
Fino all’età di 18 anni vive a Chieti dove frequenta tutte
le scuole ed in particolare il Liceo Ginnasio “G.B. VICO”,
diplomandosi nel 1952. Dal 1952 al 1956, quale vincitore per 4 anni di
una Borsa di studio, frequenta l’Università di Padova dove
si laurea in giurisprudenza con il massimo dei voti e la lode.
Dal 1957 al 1960, dopo aver vinto un concorso, è funzionario della
Soc. Adriatica di Navigazione di Venezia del gruppo FINMARE.
Nominato uditore giudiziario con D.M. 26/7/1960, con tirocinio presso
gli Uffici giudiziari di Roma, viene assegnato, prima, alla Procura della
Repubblica di Padova come Sostituto Procuratore (D.P. 6/5/1962) e, quindi,
alla Pretura di Offida (D.P. 26/6/1963) come Pretore dirigente, con temporanee
applicazioni al Tribunale di Ascoli Piceno.
Dal 1966 al 1979 è Sostituto Procuratore presso la Procura della
Repubblica di Roma dove, tra l'altro, fin dal 1970 dirige l'ufficio reati
fallimentari e societari e, dal 1978 (dopo l’entrata in vigore della
L.180/1978 - Legge Basaglia -) coordina l'attività dell'ufficio
per le questioni relative agli alienati.
In questi anni istruisce, tra gli altri, alcuni processi in relazione
ai quali emerge, anche a livello di opinione pubblica nazionale, la sua
attività di Pubblico Ministero.
Ricordiamo, fra gli altri, il processo contro il mafioso Frank Coppola
, indiziato di essere, insieme con altri mafiosi, autore del tentato omicidio
del Questore Mangano; il processo per lo scandalo dei petroli; quello
per il Golpe Borghese, che abbandona in seguito a contrasti insorti con
il collega Vitalone, il processo ENALC, quello sui Fondi Neri Montedison;
sulle Gare d'appalto Comune di Roma e sui Fondi neri bancari.
Dal 1979 al 1984 presta servizio come Sostituto Procuratore presso la
Procura Generale della Corte d'Appello di Roma. In tale veste si occupa,
tra gli altri, del Processo ad Autonomia Romana Organizzata e il Processo
P2.
Dal 1984 al 1985 è Consigliere Istruttore Aggiunto presso il Tribunale
di Bologna ove dirime i conflitti tra uffici della Procura e Ufficio Istruzione
sulla strage del 2 agosto 1980 e dove segue direttamente insieme ai PM
la strage del treno di Natale.
Dal 1985 al 1988 viene chiamato dal Ministro di Grazia e Giustizia a far
parte dell'ufficio legislativo del ministero.
Dal 1988 al 1992 è Presidente della terza Sezione Penale del Tribunale
di Roma.
Dal 1992 al 2002 è Procuratore Capo della Repubblica presso il
Tribunale di Pescara, e dal 13 maggio 2002 è Procuratore Capo della
Repubblica presso il Tribunale di Bologna dove assume la direzione della
D.D.A. (Direzione Distrettuale Antimafia ) e dove dirige e coordina le
indagini dei procedimenti di competenza distrettuale ed, in particolare,
dei procedimenti concernenti:
- l’attentato e l’omicidio commessi in danno del Prof. Marco
BIAGI dalle Nuove Brigate Rosse;
- la cosiddetta “mafia russa”;
- l’eversione ed il terrorismo islamico fondamentalista;
- gli anarco insurrezionalisti ed i cd. “pacchi bomba” inviati
al Prof. PRODI ed ai massimi rappresentanti della U.E
Nella sua attività istituzionale, congressuale, associativa e pubblicista
si è sempre battuto per l’uguaglianza (anche di fatto) di
tutti i cittadini di fronte alla legge, per la moralizzazione della vita
pubblica, per la lotta contro le forme più gravi di criminalità
con specifico riferimento alla criminalità economico/politica,
alla criminalità terroristica ed alla criminalità mafiosa
ed organizzata da lui considerate particolarmente pericolose per le istituzioni
democratiche italiane.
Nel 2006 gli è stato assegnato dalla Fratellanza Artigiana di Teramo
( SOMS “Società di Mutuo Soccorso fondata il 24 giugno 1861)
il premio “Paliotto d’Oro 2004/2005”, destinato ai Teramani
che onorano in Italia e nel mondo, con il proprio impegno e la propria
opera, la città e la provincia in cui sono nati.
Nel 2007 in occasione della 12° edizione del “Premio Nazionale
Paolo Borsellino” organizzata in Abruzzo dall’ Associazione
“Società Civile” in collaborazione con “Libera”,
sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il
patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero
dell’Università ha ricevuto il Premio Nazionale “Paolo
Borsellino” per l’impegno sociale e civile.
Enrico Di Nicola vanta un curriculum unico: titoli scientifici e di studioso
ad ogni livello, anche in campo internazionale; organizzatore efficiente
e lungimirante, esperienza all'Ufficio legislativo ed in Commissioni ministeriali,
elemento trainante ed aggregante in ogni ufficio in cui ha prestato servizio.
Per il suo carattere e per i suoi infiniti titoli e meriti, Di Nicola
è una bandiera per tutta la magistratura italiana, una di quelle
figure che la onorano e che costituiscono esempio di indipendenza per
ogni magistrato.
Info: Associazione Culturale "La Maiella"
Via Livello 11, 20017 RHO
tel. e fax 0293507749 - cell. 338 3853302
email: lamaiella@libero.it
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