Domenico (Dom) Serafini è nato a Giulianova (Te) dove torna spesso e trascorre le sue vacanze nella casa nativa. Completati gli studi a Giulianova nel ‘68 con il diploma di Perito Industriale, ha continuato gli studi a New York all’Empire State University.
Serafini ha cominciato a lavorare come giornalista all’età di 14 anni e, nel 1968, è diventato corrispondente Usa delle riviste della Jacopo Castelfranchi Editore.
Sposato con Monica Gorghetto, veneziana Doc e padre di Yuri e Bianca (entrambi studenti delle scuole italiane a New York) ha mantenuto la cittadinanza italiana ed ha mantenuto intatta anche la sua passione per il giornalismo e dal 1993 è una presenza fissa sul quotidiano America Oggi di New York
In Italia Serafini collabora con Il Sole 24 Ore, Il Messaggero (dorso Abruzzo), CorriereAdriatico, Millecanali e Pubblicità Italia.
Negli Usa collabora oltre che con il quotidiano AmericaOggi con il mensile L’ItaloAmericano e, in Canada, con il settimanale Il Cittadino Canadese.
Nel 1977 è stato nominato International Editor della rivista TV/Radio Age e, nel 1981, ha fondato VideoAge, rivista leader nel settore della Tv internazionale professionale con sedi a New York, Los Angeles e Milano, realizzata con il sostegno pubblicitario del settore Tv americano, italiano, francese e brasiliano.
Il nome di Serafini da anni circola con successo anche nel campo dell’editoria libraria. Dopo un esordio avvenuto nel 1975 con il volume 'La Tv: cento anni di ricerche...”; sarà “'O sole mio – It’s now or never”, a dare visibilità italiana all’imprenditore di Giulianova residente a Manhattan. Il libro, edito da Lupetti, rappresenta infatti un vero e proprio manuale operativo per risistemare l’intero panorama televisivo italiano. Il successo del volume è stato tale da portare Serafini sullo schermo di Rete 4 per un programma dedicato interamente a tale proposta.
Serafini ha lanciato le riviste Consumer Electronics e Baseball Magazine in Italia, TvPro in Francia e, per il mercato Tv dell’America Latina, TvEra. Negli Usa, oltre VideoAge, Serafini ha lanciato GameShow Magazine.
Attualmente è direttore di VideoAge che nel 2006 ha compiuto 25 anni.
Serafini ha scritto diversi libri fra cui “La televisione via Internet una nuova frontiera”, “Il Webcasting per il broadcasting”, “Veltroni e io” e "The 10 Commandments For the TV of the Future" che rappresentano altrettante tappe editoriali di una carriera che ha avuto anche un percorso parallelo nel campo delle ricerche sociologiche. Il volume “AbruzzoAmerica” edito da Lupetti ha infatti rappresentato un primo tentativo di raccogliere in un testo le tante voci abruzzesi distintesi negli anni nel Nordamerica e vedrà prossimamente una seconda edizione con nuove biografie.
Membro della Royal Television Society di Londra, dell’International institute of communication di Londra, della National Academy of Television Arts and Science di New York, della National Association of Television Program Executives di Los Angeles, del New York Press club, del Cato Institute di Washington, dell’Accademia Tiberina di Roma, Dal 2002 fino al 2005 Dom Serafini è stato consulente del Ministro delle Comunicazioni nel settore audiovisivo e televisivo internazionale.
Membro delle prestigiose associazioni italo-americane UNICO National, N.I.A.F., Sons of Italy, nel 1997 Serafini è stato nominato “Uomo dell’Anno” dalla Federazione Associazioni Abruzzesi negli Usa. Tra i suoi libri è noto anche “AbruzzoAmerica” , e fra i suoi vanti, quello di avere la sede italiana di VideoAge in Viale Abruzzi, a Milano.
Spinto da migliaia di amici e conoscenze ha anche tentato nelle ultime elezioni il salto in Senato mancando l’obiettivo per una manciata di voti.
Un impegno per il quale ha temporaneamente messo da parte le sue peculiarità professionali: quella di saper anticipare il futuro tecnologico.
Un gap subito richiuso con un vero e proprio tour de force in favore dell’ Iptv, piattaforma audiovisiva che nel prossimo futuro vedrà aumentare ulteriormente l’offerta di possibilità di accesso alle reti televisive, con l’eliminazione del supporto satellitare. Una scommessa da vincere ancora una volta, per il pioniere italiano della TV.

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