torna alla Homepage   -   Festa di S. Antonio 2006


Una grande festa

La “Festa di S. Antonio: affollato ed apprezzato “Incontro fra tradizioni”


Una parte della tavolata
D'Amico con il Sindaco della Città, Paola Pessina, e il Sindaco di Campolieto (CB), Rodolfo Mariano

Partecipanti alla cena di S. Antonio

La cultura e le tradizioni abruzzesi e molisane in primo piano in Lombardia, in occasione della ricorrenza di S. Antonio Abate, per iniziativa dell’Associazione “La Maiella” di Rho che da venti anni propone e diffonde la conoscenza delle regioni Abruzzo e Molise in terra lombarda.
Anche quest’anno un grande ed affollato “Incontro fra tradizioni” dell’Abruzzo, Molise e Lombardia si è svolto sabato 14 gennaio scorso per la tradizionale “Festa di Sant'Antonio”.
Un’autentica folla composta non solo da abruzzesi e molisani ma anche tantissimi cittadini lombardi e di altre regioni hanno partecipato al cenone a base di prodotti tipici fra cui una enorme “porchetta” la cui bontà è stata applaudita a scena aperta da tutti i commensali. Non di meno apprezzati sono state le salsicce abruzzesi e molisane gustate con le lenticchie, il prosciutto, la scamorza in crosta e i “celletti” ripieni di mosto cotto (sono dolcetti davvero prelibati ed unici!), i salumi, il pregiato vino Montepulciano e l’eccellente olio d’oliva extravergine abruzzese.
L’idea del cenone di S. Antonio risale ad un antico rituale di consumo collettivo del cibo in armonia con la tradizione molto diffusa in Abruzzo e in Molise per la ricorrenza di S. Antonio festeggiato dal mondo contadino oltre che con l’accensione di grandi fuochi - aspetto comune con la tradizione lombarda del “falò” - anche con teatro di strada (le famose rappresentazioni sceniche delle “tentazioni” del Santo), banchetti e cibi rituali, benedizioni degli animali. In molte località italiane, infatti, al mattino del 17 gennaio si benedicono gli animali e si preparano cataste di legna che al tramonto si accendono, sempre in ricordo del famoso fuoco trafugato dal santo al demonio. E la gente cerca di portarsi a casa un po' di cenere o qualche resto di tizzone per preservare stalle e animali da eventuali sciagure.
Insieme al folto pubblico che ha “gustato” la partecipazione alla serata organizzata a Rho dall’Associazione “La Maiella”, vanno annotate varie personalità quali il Sindaco della Città, Paola Pessina, il Sindaco di Campolieto (CB), Rodolfo Mariano, che ha portato deliziosissime salsicce stagionate di carne e di fegato, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Rho, Magg. Marra con il Luogotente Lucchelli, il giornalista e storico legnanese, Giorgio D’Ilario, originario dell’Abruzzo, come pure la grande artista lirica, Mildela D’Amico. Ospiti delegazioni delle associazioni abruzzesi e molisane di Zurigo e di Brescia, capeggiati dai sigg. Rossetti (Zurigo) e Alberto De Cosmo presidente di Brescia, oltre ad una rappresentanza dell’associazione Umbro-Marchigiana di Milano. Presente inoltre alla serata, l’Azienda Agricola Imbastaro di Casoli (CH) che ha fatta assaporare ai partecipanti gustosissimi prodotti tipici abruzzesi dai sottoli, all’olio extravergine d’oliva, ai salumi vari.
Nel portare il loro saluto i due Sindaci hanno sottolineato il grande valore, non solo simbolico, dell’annuale “Incontro fra tradizioni” proposto dall’associazione “La Maiella” che è invece un importante momento di socialità, di valorizzazione della storia e della cultura tradizionale delle tre regioni ed è mirabile esempio di integrazione e condivisione di culture diverse.
Da parte sua , il presidente del Sodalizio, Domenico D’Amico, nel salutare tutti gli intervenuti si è rallegrato del successo della “Festa” che è diventata da molti anni un appuntamento atteso ed apprezzato da tutta la cittadinanza. Un evento che unisce e fa condividere comuni tradizioni e il comune impegno per una società più unita, più solidale e più attenta alla propria storia ed al proprio futuro.

 

Rho 15 gennaio 2006

 


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