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Gino Gavioli

Il mago del Carosello attira il Gotha dei disegnatori a Villa Burba

Gino Gavioli fa il pieno di folla all’inaugurazione della mostra organizzata da “La Maiella”

“Chi ha vissuto gli anni di «Carosello» probabilmente ricorda il milite romano «Caio Gregorio, er guardiano der pretorio» o lo spassoso ronzino di «Vitaccia cavallina, me scappa sempre la parolina» o, ancora, la preistorica famigliola di «Mammut, Babbut e Figliut». In questi giorni il comune di Rho (MI) rende omaggio all'autore di questi e tanti altri personaggi nelle sale di Villa Burba con la mostra «Gino Gavioli, il Mago di Carosello», organizzata dall'associazione culturale La Maiella” (il sole24ore.com).
“Vedere il frate Cimabue e il centurione Caio Gregorio, er guardiano der Pretorio, che prendono forma dagli abili tratti della matita di Gino Gavioli è come tornare bambini, soprattutto per chi ha vissuto l’epoca del Carosello prima di andare a nanna” (la Prealpina).
Questi i due incipit del “Sole 24ore.com” su internet e l’articolo dedicato dal quotidiano “la Prealpina” hanno dedicato alla mostra organizzata dall’Associazione “La Maiella” a Luigi “Gino” Gavioli, il mago del Carosello, inaugurata sabato 11 ottobre e aperta al pubblico fino al 2 novembre 2008.
Riprendendo parte del commento de “la Prealpina”: “L’undicesima mostra sul mondo dei cartoons ha portato anche quest’anno in Villa burba uno dei nomi che hanno segnato i sogni e le fantasie di molti bambini: il mago del Carosello, Gino Gavioli.
I suoi disegni, la sua creatività sono esaltati ancor più dalla collaborazione con valenti autori che gli hanno permesso di ricevere numerosi Premi e riconoscimenti.
“Cimabue”, Tacabanda e Oracolo, Caio Gregorio, il vigile Concilia , Capitan Trinchetto sono alcuni dei tanti personaggi che si possono ammirare nella mostra che bresterà aperta fino al 2 novembre , insieme ai filmati del Carosello più famosi e divertenti che permetteranno di rivivere dei flashback del proprio passato con ricordi e momenti irripetibili.
“Un evento culturale e artistico di grande valore che si è affermato quale manifestazione sicuramente più nota e rilevante della città. – ha dichiarato il presidente dell’associazione Domenico D’Amico – All’origine della nostra iniziativa c’era e c’è la volontà di valorizzare la creatività artistica dei nostri disegnatori a fronte di una invasione di disegni animati di altri paesi , molto spesso di scarsa qualità.
La longevità artistica di Gavioli, attuale e vivace, è la dimostrazione pratica che i nostri disegnatori non sono fugaci meteore ma solide realtà che durano nel tempo e che nulla hanno da imparare da mode esterofile. L’attenzione della stampa e i numerosissimi siti internet che danno risalto all’evento sono il segno evidente che l’annuale mostra sui disegnatori italiani interessa ed è apprezzata dal grande pubblico e dagli esperti” - ha concluso D’Amico.
Commenti positivi e plausi per l’evento sono venuti dall’Assessore alla Cultura del Coune di Rho, Giovanatti, dal Dirigente della provincia di Milano, Piccardi, dall’onorevole Vinicio Peluffo, e Di numerosi disegnatori ospiti della serata (Lucio Trojano, Dino Aloi, Athos Careghi, Ernesto Cattoni e il grande Sergio Toppi, per citarne alcuni). Per tutti è intervenuto Sergio Bonelli, il più noto editore di fumetti italiano, che si è complimentato con l’associazione “La Maiella” , confermando il suo piacere nel partecipare ormai da vari anni all’appuntamento rhodense al quale ha assicurato anche quest’anno la una recensione sul prossimo numero di TEX.
Dal canto suo, il “sole24ore.com” aggiunge:
“Tavole originali, rodovetri (cioè i fogli in acetato sui quali vengono dipinti i singoli frame di un cartone animato) ma anche pupazzi e gadget d'epoca nati dalla prolifica fantasia di Luigi «Gino» Gavioli, milanese classe 1923, che insieme al fratello Roberto nel 1953 fondò la Gamma Film, vera e propria pioniera del cinema d'animazione tricolore. L'esposizione ripercorre le tappe principali della lunghissima carriera di Gavioli, dalle sue prime produzioni per «Carosello» fino agli attuali lavori a fumetti per il settimanale «Il Giornalino».
……………In mostra sono presenti alcuni dei personaggi più celebri di «Carosello» nati dalle matite di Gavioli: da «Il vigile Concilia» (1959) ai già citati «Caio Gregorio» (del 1960) e «Vitaccia cavallina» (1962), da «Ulisse e l'ombra» (1962) a «Capitan Trinchetto» (1965), da «Taca banda» (1968) a «Cimabue» («... fa una cosa e ne sbaglia due», 1972). In un certo senso, con i suoi disegni Gavioli ha segnato, inconsapevolmente, la memoria collettiva di buona parte degli italiani nati prima degli anni settanta, complice la RAI che operava in regime di monopolio e «Carosello» che, nel suo periodo d'oro, raggiunse picchi di 19 milioni di telespettatori a sera.
Alcuni dei testimonial a cartoni ebbero un tale successo che poi divennero protagonisti di storie a fumetti. Uno tra tutti, Derby di «Vitaccia cavallina» che ebbe una vita fumettistica propria sulle pagine del «Monello». L'avventura della Gamma Film terminò con la chiusura di «Carosello» e la conseguente crisi degli studi di animazione per i quali il mercato divenne inesorabilmente asfittico. Tuttavia Gino Gavioli proseguì il proprio percorso artistico e professionale intensificando la produzione come illustratore e fumettista. Ed è questo l'aspetto che forse più colpisce osservando i suoi lavori esposti a Villa Burba: l'eclettismo e la professionalità di un disegnatore che - pur mantenendo una cifra sempre riconoscibile nel suo tratto lieve, garbato e favolistico - è stato capace di sperimentare e amalgamare tecniche di derivazione cinematografica, fumettistica e pittorica in un segno inconfondibile. Argomenti storici, fiabeschi, religiosi, comici e avventurosi vengono trattati con una cura certosina da miniaturista medievale e allo stesso tempo con la freschezza dei grandi illustratori americani ed europei della seconda metà del '900.
………. Ancora oggi, Gino Gavioli, alla rispettabile età di 85 anni, disegna storie a fumetti per «Il Giornalino», settimanale per ragazzi delle Edizioni Paoline con il quale ha appena compiuto 49 anni di collaborazione. Mezzo secolo di sodalizio che ha dato vita a immaginifiche trasposizioni di classici come «Le mille e una notte», «Alice nel Paese delle Meraviglie», «Il libro della giungla», «Peter Pan», «Capitan Fracassa», «Il flauto magico», le favole dei fratelli Grimm e «Vita da cani», divertente serie comica disegnata su testi di Tiziano Sclavi, il «papà» di Dylan Dog.” (dal Sole 24 ore)
Cimelio da non perdere visitando la mostra , il prezioso e pregiato catalogo ad edizione limitata che sta diventando un cult per gli appassionati e realizzato, a cura di Domenico D’Amico, dallo Studio Grafico Marano

Associazione “La Maiella”
Ufficio Relazioni Esterne

 

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